COLTIVAZIONE – FERTILIZZANTI E TECNICHE

Scegliere la tecnica di coltivazione

Una volta che avrete allestito la vostra grow-room o che vi siete preparati il progetto di come vorreste che fosse è il momento di scegliere con quale tecnica di coltivazione cominciare e di conseguenza quali fertilizzanti usare. E’ bene specificare subito che a seconda della tecnica scelta e dei fertilizzanti utilizzati potrete avere bisogno di più o meno spazio per le vostre piante, soprattutto in altezza.

In idroponica, aeroponica e cocco difficilmente le piante cresceranno meno di 1 metro d’altezza, considerando lo spazio riservato ai vasi e al sistema di illuminazione è quindi sconsigliato scegliere queste tecniche in spazi di altezza inferiore ai 170-180cm. I principali vantaggi di idroponica ed aeroponica sono l’automazione e la rapidità di crescita delle piante, in cocco si massimizza la produzione mentre in terra si otterranno i risultati qualitativamente migliori in termini si sapori e proprietà organolettiche.

Che fertilizzanti usare?
Un altro fattore che può influire nella scelta della tecnica di coltivazione è la possibilità di utilizzare o meno fertilizzanti organici certificati. I prodotti organici sono composti in parte da elementi che hanno bisogno della vita presente nel terreno per essere trasformati e resi assorbibili dalle piante, ne consegue quindi che il 90% delle linee organiche certificate sono adatte esclusivamente all’utilizzo in suolo, con alcune eccezioni per determinati prodotti.

Le Linee organiche certificate adatte ad essere utilizzate in idroponica, aeroponica o tecniche similari Sono: BioBizz, General Oranics By GHE, Ghe Idroponica – General Hydroponics Fertilizzanti E Nutrimenti e altri Fertilizzanti. Necessitando dei batterei del terreno per essere trasformati i fertilizzanti vanno utilizzati in combinazione con un filtro a tasca dove stabilire la colonia di batteri. Un altra distinzione importante riguarda la facilità di utilizzo e i risultati finali, i fertilizzanti minerali garantiscono un assorbimento istantaneo di tutto ciò che contengono e risultano quindi più semplici da utilizzare anche rispettando solamente le tabelle fornite dai produttori, il fertilizzante organico richiede invece un pò di esperienza in più per essere capito e potrebbe quindi essere necessario un pò più di tempo per raggiungere gli stessi risultati che si ottengono con i prodotti minerali.

Senza dubbio possiamo affermare che il prodotto biologico usato in modo corretto restituisce un sapore del prodotto finale migliore, così come maggiori proprietà organolettiche e un odore ben distinguibile.

Ricordiamo che per un corretto assorbimenti di tutti i nutrienti e stimolatori somministrati è fondamentale il rispetto dei parametri ambientali indicati nella prima parte della guida.

Come somministrare i fertilizzanti?
Ogni produttore fornisce le proprie tabelle con i quantitativi precisi di fertilizzanti e stimolatori che vanno somministrati a seconda della fase di crescita della pianta, ricordate che le tabelle dei produttori sono calcolate sulla base di piante sane in condizioni ottimale sotto fonti luminose estremamente potenti (almeno 600W HPS). Qualora le condizioni di coltivazione non siano quelle ottimali o le piante presentino attacchi di parassiti o malattie è importante ridurre i dosaggi dei fertilizzanti fino ad interromperli completamente in caso di disfunzioni gravi.

E’ importante mantenere una certa costanza nella somministrazione dei fertilizzanti in modo da abituare e adattare il metabolismo della pianta al loro assorbimento, nel caso venga somministrata solo acqua per un lungo periodo di tempo è consigliabile ricominciare a dare i fertilizzanti con dosaggi che crescono gradualmente anche in caso di piante di grosse dimensioni. Ricordiamo che, in caso di fertilizzazione regolare, qualora insorgessero delle carenze, è probabile che un eccesso di alcuni elementi abbia determinato il non assorbimento di altri, ed è quindi buona cosa dare solo acqua o acqua ed enzimi finchè non si nota un miglioramento per poi riprendere a fertilizzare in dosaggi ridotti (anche più che dimezzati) andando a salire solo in caso di risposta positiva della pianta.

Quando si utilizzano fertilizzanti specifici a cadenza regolare in terricci preparati quasi mai una carenza è dovuta a un effettiva mancanza del dato elemento. Il motivo per cui i parametri ambientali sono tanto importanti è legato direttamente a quanto sopra citato, ricordate quindi che nel caso di valori ambientali sballati potrete in correre in carenze dovute a una fertilizzazione eccessiva anche con dosaggi molto ridotti rispetto a quelli indicati nelle tabelle.

Valori di pH ed EC

I valori di pH ed EC indicano rispettivamente l’acidità e l’elettro conducibilità della soluzione di fertilizzazione (o del substrato), sono valori importanti da considerare per la coltivazione in terra e fondamentali per la coltivazione in cocco, idroponica ed aeroponica.

Il pH incide direttamente nella capacità di assorbimento dei nutrimenti delle piante, in terra si rivela un parametro fondamentale ma non importante avendo il terreno una funzione di tampone organico del pH, il che vuol dire che somministrando una soluzione a pH 8 in un terreno a pH 6.5 provvederà lui stesso a corregggre il pH della soluzione portandolo intorno ai 6.5. Tale funzione si perde nel tempo, dopo 2 mesi di acqua a pH 8 anche il terreno tenderà ad avere un pH di 8 e diventa quindi inospitale per piante che restano a dimora nello stesso terreno per molto tempo.

Le coltivazioni in Idroponica, Aereoponica e Cocco utilizzano invece substrati inerti o nessun substrato, è quindi assente la funzione di tampone organico presente nel terreno e la misurazione del pH diventa quindi fondamentale. Esistono tuttavia alcune linee di fertilizzanti che garantiscono un pH stabile sui valori ottimali senza bisogno di misurazioni, come le linee Aqua Canna o pH Perfect di Advanced Nutrients, ma noi consigliamo comunque di controllare a cadenza settimanale l’acidità della soluzione con l’apposito strumento.

Di seguito troverete una tabella che riporta i valori ottimali di pH in base alla fase di crescita delle vostre piante e alla tecnica di coltivazione scelta:

Terra Idroponica / Aeroponica Cocco
Germinazione 5.5 5.2 5.2
Vegetativa 5.8 5.5 5.5
Fioritura 6.5 6.2 6.5
Flush 5.5 5.2 5.2

 

Indicativamente possiamo affermare che nella fase di Vegetativa si tende ad abbassare un pH di partenza troppo alto, nella fase di fioritura invece, viste le dosi di fertilizzanti più alte che tendono ad abbassare l’acidità della soluzione, si tende ad utilizzare il correttore per alzare un pH che scendo sotto i 6.2.

L’ EC invece indica più o meno la quantità di fertilizzante complessivo presente nella soluzione ed è utile per chi vuole spingersi al limite senza rischiare di bruciare tutto per over-fertilizzazione. In idroponica ed aeroponica è importante misurare i valori di EC anche per capire se ogni tanto è necessario re-integrare parte dell’acqua della soluzione che oltre ad essere assorbita tende ad evaporare nel tempo, con un conseguente aumento della concentrazione dei fertilizzanti che potrebbero danneggiare le piante.

E’ spesso inutile se non controproducente misurare l’EC della soluzione con fertilizzanti organici dato che parte dei loro nutrimenti è in forma organica e quindi non misurabile da un lettore di elettro-conducibilità che si limita a misurare i sali disciolti in acqua (e quindi i soli fertilizzanti minerali e le sole componenti minerali dei fertilizzanti organici).

Di seguito una tabella generica che indica i livello di EC massimo raggiungibile nelle varie fasi di crescita delle vostre piante in base alla tecnica di coltivazione scelta:

Terra Idroponica /Aeroponica Cocco
Germinazione 0.1-0.4 0.1-0.4 0.1-0.4
Vegetativa 0.5-1.3 0.8-1.5 0.8-1.5
Fioritura 1.4-2.0 1.6-2.4 1.5-2.4
Flush 0.1-0.4 0.1-0.4 0.1-0.4

 

Un nostro consiglio è quello di non utilizzare acqua distillata o comunque ad EC 0.0 come acqua di partenza in quanto risulta estremamente complesso aggiungere alcuni particolari sali minerali contenuti naturalmente nell’acqua e non sempre presenti nei fertilizzanti. Un acqua ad EC 0.0 risulta inoltre estremamente instabile per il mantenimento di un valore costante del pH.

Assolutamente NON utilizzare acqua distillata o ad EC 0.0 in coltivazioni in terra soprattutto se organiche in quanto si andrebbe ad uccidere tutta la vita presente nel terreno fondamentale per la conversione e l’assorbimento dei nutrienti. Ben accetti sono invece tutti quei filtri che vanno ad eliminare il cloro, elemento dannoso per la salute dei batteri e dei microorganismi benefici del terreno.

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